Brutte notizie per chi ha scelto le grandi città, le metropoli europee, per realizzarsi. La scienza sta valutando impatti devastanti delle aree cosiddette “industriali” (quelle ricche di industrie, di auto e di inquinamento) sulla salute, specialmente quella sessuale, dei maschi. La ricerca di due scienziati italiani Alberto Ferlin (Università di Brescia) e Carlo Foresta (Università di Padova) ha fatto scattare l’allarme all’ultimo convegno di endocrinologia di Chicago.
L’inquinamento cittadino uccide gli spermatozoi
Gli spermatozoi non sono solo il seme che permette la fecondazione, la gravidanza e la trasmissione del dna ma sono anche un indice della buona o cattiva salute dell’uomo. Meno ce ne sono, peggio si sta. E a quanto pare, stanno peggio di tutti gli uomini che vivono nelle grandi città. Tra questi, ancora, i dati peggiorano sensibilmente in coloro che vivono nelle parti più inquinate della città … il centro storico oppure le periferie industriali. Il test condotto su oltre 5000 uomini italiani ha evidenziato che, tra i “cittadini”, uno su tre ha problemi di fertilità e due su tre hanno spermatozoi più lenti del normale. Se è vero che spesso non si può far molto contro l’inquinamento, almeno è bene fare prevenzione e informazione.
Prevenzione tra i giovanissimi
Non ci si può vendere la casa di Milano solo per avere spermatozoi più agili, questo è comprensibile, ma cominciare a parlare con i giovanissimi e invitarli ad andare ai controlli annuali con l’urologo, a limitare l’uso di sostanze pericolose come fumo, droghe, alcolici, di incentivare la buona alimentazione, il movimento fisico in zone dall’aria più pulita, incentivare il sesso sicuro. Se non si può evitare di vivere in certi ambienti, si può almeno contrastare il danno opponendovi uno stile di vita più sano, scelte meno pericolose e curando in modo attento la propria salute sessuale. Anche evitando di nascondere problemi per vergogna o per orgoglio.